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Imballaggio fragili – il metodo veloce e professionale di imballare i bicchieri e i piatti nei traslochi

Imballaggio fragili

Imballaggio fragili è un’operazione che tutti possono fare! E’ utile sapere come s’imballano i fragili perché questa operazione  richiede tanto tempo ed energie e quindi incide  sul prezzo finale di un trasloco. Non sarebbe una cattiva idea imparare a farsi da solo l’operazione del imballaggio fragili del trasloco. Non è faticoso, bisogna solo prendere alcuni accorgimenti.

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I materiali usati per imballare i fragili

Le scatole
 
Le misure – Le scatole per i fragili non devono essere troppo grandi, noi usiamo questa misura 47x37x31. questo perché sono più pratiche sia per quanto riguarda le dimensioni ridotte e quindi che
agevolano il trasloco, sia per la capacità di contenere un numero limitato di oggetti al loro interno,
evitando così di appesantire troppo le scatole stesse.
 
La qualità
Sono delle scatole in doppia onda ( sono più resistenti rispetto ad un onda). L’uso della doppia onda è raccomandato nell’imballaggio dei fragili. Se avete paura che le scatole a doppia onda non siano
sufficientemente sicure, magari perché tenete troppo ai vostri preziosi o per il loro valore
economico più alto, si possono usare delle scatole a tripla onda o scatole composte da materiali
diversi dal cartone, come delle scatole in plastica rigida o anche delle vere e proprie cassette di
sicurezza.
Il numero
Per una cucina media da 3,00 m servono circa  15 scatole e 2 – 3 kg di carta camoscina o carta di giornale.

Altri materiali utili:

  • Pluriball – è un materiale di plastica composto da più cuscinetti d’aria per ogni foglio, è
    usato tipicamente per rivestire i bicchieri, la cristalleria e tutti gli oggetti che hanno delle
    sporgenze che potrebbero rompersi durante il trasporto;
  • Scatole telescopiche – sono scatole utili per imballare oggetti che non hanno delle
    dimensioni standard, queste scatole si possono estendere così da ricoprire per intero il bene
    che sarà oggetto del trasloco, inoltre sono facilmente riutilizzabili proprio per la loro
    peculiare caratteristica;
  • Angolari – sono degli oggetti di plastica che vanno sistemati, come suggerisce il nome
    stesso, agli estremi delle scatole per attutire gli urti sulle parti più sensibili delle scatole, così
    da limitare i danni in caso di cadute accidentali o altro.

Come s’imballano i bicchieri

Si costruisce la scatola con lo scotch, aprendola e mettendo due strisce di nastro a X sul fondo della scatola, poi si rigira la scatola si mette su un tavolo 

Imballaggio fragili

Sul fondo della scatola si mettono 4, 5 fogli di giornale (o carta camoscina) arruffate. I bicchieri si mettono da soli senza altri oggetti. Ogni bicchiere si avvolge con un foglio di carta e si mette in piedi, tutti i bicchieri si pongono uno vicino ad altro finché non rimane più posto. Per finire si metterà un altro strato di giornale e si chiuderà la scatola.

Come s’imballano i piatti

Sul fondo della scatola si mettono 4, 5 fogli di giornale (o carta camoscina) arruffate. La carta camoscina nei imballaggio fragili è fondamentale ma si può rimpiazzare con i giornali ottenendo un’ottimo risultato.

In basso si mettono le cose pesanti tipo i piatti che si mettono di taglio, in piedi, ogni piatto incartato con carta di  giornale (ricordatevi di mettere parecchia carta di giornale 3 – 4 fogli ). 

Finite tutta la fila  (mettete tanti piatti in fila finchè non si muovono più). Sopra i piatti mettete un altro strato di giornale  e sopra, sec’è ancora spazio potete inserire delle tazzine piccole, bicchierini (sempre tutti incartati uno per uno ) e poi un altro strato di carta  o di giornale.

Spero essere stati d’aiuto e che proverete a cimentarvi nell’operazione di imballaggio fragili un azione a portata di tutti.